Intervengono: Aldo Patruno, Direttore – Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Regione Puglia e Fabrizio Panozzo, Docente di Governo delle Organizzazioni Culturali, Dipartimento of Management, Università Ca’ Foscari, Venezia
La ricerca accademica, il mondo imprenditoriale e le politiche pubbliche riconoscono ormai apertamente che le imprese, se intrecciano relazioni con il mondo della cultura, diventano anche più innovative e più competitive. Non si tratta più, tuttavia, di replicare il modello tradizionale dell’impresa che “finanzia la cultura” come è sempre accaduto dai tempi di Gaio Clinio Mecenate e continuerà ad accadere finche esisterà lo spirito filantropico. A parlare di questi temi, l’11 luglio alle ore 17, presso la Fondazione Pino Pascali, saranno Aldo Patruno, Direttore – Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Regione Puglia e Fabrizio Panozzo, Docente di Governo delle Organizzazioni Culturali all’Università Ca’ Foscari di Venezia. L’evento è aperto al pubblico ed è in particolare rivolto agli operatori del settore turistico e culturale.
La discussione verterà sull’interesse contemporaneo per gli incroci tra la logica d’impresa e le nozioni di “cultura” e “creatività” che hanno dato origine alla nuova soggettività delle “imprese culturali e creative”. Sarà proposta in primo luogo una riflessione sulla congiunzione che connette ed in qualche misura assimila cultura e creatività per far notare piuttosto ciò che differenzia il lavoro artistico dalla produzione creativa. In questa prospettiva si possono articolare forme nuove di inserimento dell’attività artistica nelle tradizionali attività aziendali. Si può ad esempio parlare di “artificazione” dell’azienda ovvero di una proposta e traslazione nei contesti produttivi dei valori artistici: il carattere simbolico del risultato, il “pensare facendo”, la tensione verso la libertà di espressione, l’accettazione dell’imprevedibilità dei risultati, del paradosso, dell’ironia, della serendipità. Tutto questo avendo in mente l’innovazione e la competitività, ma anche imparando a gestire il business accettando la complessità derivante dalla presenza dirompente del lavoro artistico.
Aldo Patruno è Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio di Regione Puglia. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Bari, inizia ad occuparsi di consulenza strategica agli Enti territoriali. Dal 2007 è dirigente dell’Agenzia del Demanio dove matura importanti esperienze in materia di riqualificazione e valorizzazione a livello urbano e territoriale, strutturando progetti significativi di riuso e messa reddito del patrimonio demaniale dismesso, come “Valore Paese Dimore”, “Valore Fari”, “Valore Cammini”. Nel 2016, dopo aver conseguito un master in management delle pubbliche amministrazioni presso SDA Bocconi, approda in Regione Puglia al vertice del nuovo Dipartimento che unifica le competenze in materia di Cultura e Turismo. Si dedica prioritariamente alla pianificazione strategica di medio-lungo nei due settori, mettendo in campo una serie di azioni work-in-progress finalizzate a testare l’efficacia della strategia, anche al fine di intervenire in modo più mirato sul sistema normativo regionale e sulla qualità della spesa dei fondi strutturali europei: SMART-inPuglia per la valorizzazione/realizzazione di Community Library, Laboratori di fruizione, Teatri, Empori della creatività; la programmazione e il finanziamento triennale degli investimenti in materia di Cultura e Spettacolo; la strutturazione di una rete integrata e coordinata di infopoint; il sostegno ai voli low cost per l’incremento dell’incoming; la strutturazione di una rete integrata dei “Cammini” storici, religiosi, tematici.
Fabrizio Panozzo è docente del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo il dottorato in Economia Aziendale e il Master in Business Administration negli USA, inizia la sua carriera accademica alla fine del secolo scorso nel Regno Unito. Rientrato a Venezia, continua ad occuparsi di problematiche manageriali in una prospettiva fortemente trans-disciplinare. È stato visiting professor presso svariate università straniere tra le quali Oxford, London School of Economics, Edinburgh, Atene, Stoccolma, Innsbruck, Waseda e Keio (Tokyo), Fu-Jen (Taiwan) e Adelaide (Australia). Nella sua attività di didattica e di ricerca analizza criticamente gli intrecci tra management e altri campi del sapere. Con il tempo si è convinto che il governo delle organizzazioni produttive sia prima di tutto un’attività culturale e sociale, spesso costretta a travestirsi di razionalità, scienza e calcolo. Anche per questo è finito ad occuparsi sempre più intensamente delle relazioni tra aziende, strumenti manageriali e linguaggi dell’arte e della cultura.